Sono Loretta, insegnante di Yoga della Risata. Nell’ultimo corso di certificazione leader che ho tenuto, a Milano, sono intervenuti partecipanti molto gioiosi. Una di loro, giornalista e appassionata di volontariato,  Marcella Maiocchi, mi ha regalato una bellissima favola per bambini ispirata allo Yoga della Risata, con protagonisti un bimbo indiano e una fantastica gatta di nome Ildegarda.

Ecco la favola:

In una di quelle scuole dove le mura si chiudono a cerchio intorno ai bambini, lasciando quelli sensibili alla mercé dei compagni piu’ grandi, si trovava il piccolo Sourabh. Proveniva da una paese lontanissimo, dove si poteva camminare scalzi in casa e a volte per le strade e giocare con le spezie dai colori dell’arcobaleno. Ora i suoi amici erano lontani e in mezzo a quelle facce straniere, si sentiva solo. I genitori di Sourabh lavoravano in una fattoria della zona e alla sera, dopo le preghiere davanti a una statua di Shiva e una puja dedicata a Ganesh, guardavano la TV, addormentandosi sul divano. Sourabh se ne restava solo per tutto il tempo, sognando ad occhi aperti, mentre il suo sorriso scompariva giorno dopo giorno, finché smise anche di ridere alle battute del vecchio nonno.

Un giorno, mentre si trovava da solo nell’aula, durante l’intervallo, inizio’ a piangere con la testa appoggiata al banco. Non sapeva ancora che qualcosa di speciale sarebbe capitato di li’ a poco. Infatti, la speciale aiutante di tutti i bambini, la simpatica Micia Ildegarda dal Paese dell’Arcobaleno, stava passeggiando tranquilla vicino ai cancelli che dividono il suo regno dal nostro, quando udi’ i singhiozzi disperati di Sourabh. La nostra eroina dal colore fulvo, quasi come fosse oro, e il mantello blu tempestato di coralli e stelline marine, fece un balzo verso la Terra. Si presento’ quatta quatta alle spalle del bambino e si trasformo’ in un piccolo soffice batuffolo dorato che si avvicino’ al collo di Sourabh facendogli il solletico. Il piccolo inizio’ a ridere come non faceva da tempo. Già si sentiva meglio e con piu’ energia. Si volto’ per vedere che cosa gli facesse cosi’ solletico e si trovo’ di fronte a una miciona che lo guardava con aria furbetta e i baffi all’insù. Di nuovo quella nuova e strana figura lo fece ridere, come quando un tempo il nonno gli leggeva di come Ganesh fece indigestione di Modak, i suoi dolcetti preferiti.

La miciona con un inchino si presento’ e inizio’ a parlare, ma con la mente, perché la Micia Ildegarda, è telepatica e parla tutte le lingue del creato: “ Ciao Sourabh! Mi hai chiamato con i tuoi singhiozzi, ed ora eccomi a te. Ritornerai a sorridere e a ridere.” Il bambino la guardo’ tristemente e rispose: “ Ma i miei amici sono lontani e qui tutti mi odiano! Perché dovrei ridere?”

Micia Ildegarda allora prosegui’ il discorso: “Facciamo un gioco insieme che ti insegnera’ a darti coraggio e a riportare speranza nel tuo cuore, si chiama Yoga della Risata.” Sourabh l’ascolto’ attentamente… “Mio caro amico, segui i miei movimenti e quello che diro’…Poi potrai inventare tanti giochi da fare da solo e con i tuoi amici…” L’aiutante del Paese dell’Arcobaleno inizio’ a canticchiare: “ Bum bum Bum fanno le bolle di sapone quando scoppiano. Bam Bam bam l’uragano quando sta per scoppiare…ma c’è una cosa che Sourabh sa fare ed è cantare con me….

E scoppia la risata tra un HO HO HA HA HA…seguimi cosi’ in questo girotondo…HO HO HA HA HA e gira e volta e seguimi nel centro e ridi in su e ridi in giu’ coinvolgendo chi vuoi tu! Mescola a sinistra e poi a destra, il latte a sinistra e il cioccolato a destra… una volta di qua e una volta di là e shake shake shake unisci il latte e il cioccolato…e shake ridi e shake ridi e shake ridi…Apri le manine e ripeti con me: “ MOLTO BENE, MOLTO BENE, YEAHHH!”. Sourabh alzava le braccia e le manine e seguiva Ildegarda in un girotondo di HO HO HA HA HA.
I suoi compagni avevano sentito da fuori le risa ed entrarono nell’aula stupiti e incuriositi. Anche loro furono convolti dallo strano duetto che aveva iniziato tutto questo: Ildegarda e Sourabh. Anche loro ne presero parte, perché le risate del loro compagno erano contagiose. Che stanza di gioia e allegria era diventata!. “…E mescola a sinistra e mescola a destra e poi shake shake shake

L’intervallo stava per finire. Gli occhi di Ildegarda brillavano di contentezza. I bambini ridevano perché si sentivano leggeri e sereni. Quando suono’ la campanella e le maestre stavano per entrare in aula, Ildegarda era saltata con un balzo sulla cattedra, spargendo luminose stelline intorno.. I bambini corsero a raccoglierle, ridendo tutti insieme. Sourabh era di nuovo sereno, anche perché i suoi compagni gli fecero una grande festa, pensando che avesse organizzato per loro una festa speciale. La Micia Ildegarda aveva terminato la sua missione, e tra sé e sé pensava: “E’ vero, lo Yoga della Risata funziona veramente. Siano benedette le risate di tutti e ancora più belle sono quelle dei bambini che riscoprono la speranza.” Con un Miaoooooom gioioso scomparve alla vista dei suoi piccoli amici, perché oramai Sourabh aveva imparato a trasmettere agli altri il potere della Risata e avrebbe inventato tante risate da condividere…

E questa è Ildegarda:

OMM 3

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