“CIAO MAMMA, GUARDA COME MI DIVERTO……”dice una nota canzone di Jovanotti.

Tante volte l’ho ballata e cantata nei miei seminari e ogni volta pensavo a quando un giorno te l’avrei detto da lontano. Lontano dal tuo corpo. Ma sempre più vicina al tuo nuovo essere : PURA ENERGIA.

Ti sei liberata. Pensiamo tutti. Da un corpo che non ti serviva più. E quante cose mi hai insegnato nella tua lunga vita, anche con il tuo bellissimo corpo. Quello che aveva fatto girare la testa a PAPA’ MARCELLO, che ora ti ha finalmente vicino. Ma, pensandoci bene, forse non siete stati mai tanto lontani.

GRAZIE per avermi insegnato l’ONESTA’, quella che ti faceva pagare le bollette anche con giorni d’anticipo sulla scadenza.

GRAZIE per avermi insegnato la PUNTUALITA’ , con cui mi sforzo di onorare gli impegni presi, a volte senza successo.

GRAZIE per avermi insegnato l’ARTE CULINARIA , in cui davvero non avevi eguali in famiglia (anche se con i carciofi alla Romana forse ti ho superato!!)

GRAZIE per avermi insegnato la DIGNITA’ di non farsi calpestare nei propri DIRITTI, e di farsi riconoscere i propri MERITI.

GRAZIE per avermi insegnato la PARSIMONIA, per vivere senza dover elemosinare niente, senza essere scialacquatori né “pidocchi”.

GRAZIE per avermi insegnato a CURARMI, magari non seguendo le “vie” che ti hanno portato a disgregare il tuo corpo.

GRAZIE per avermi DATO la VITA, ALLATTATO, ACCUDITO, SGRIDATO , giustamente o con ansia, perchè ognuno di noi si esercita come può nel Mestiere di mamma . Perchè nessuno te lo insegna .

Fra 3 giorni sarà la nostra Festa, quella delle mamme, e per la 1° volta non potrò regalare fiori al tuo corpo , ma solo alla tua ANIMA.

Te ne sei andata via con il silenzio della notte, dopo aver passato una giornata di grande ripresa, dove avevamo riso insieme, ascoltato bella musica da “LA CURA” di Battiato, che spesso ti dedicavo, a “BUENA VISTA SOCIAL CLUB” , ballata insieme a Estella , la tua nuova amica Peruviana, con cui hai scambiato nuovo amore.

E sono davvero felice di averti sussurrato ogni giorno vicino all’orecchio quello che straripando usciva dal mio cuore, e che ricambiavi al mio “e tu??” :

TI VOGLIO BENE , MAMMA

TI VOGLIO TANTO BENE

Laura

Share This