Bruna FerrareseSono un’ottimista per natura e nei miei 57 anni di vita ho sperimentato molte volte la necessità di affrontare cambiamenti, anche radicali, che mi hanno sempre vista incuriosita ed attratta dalle novità che si prospettavano.

Nel 2010, ancora una volta, la mia vita è stata investita da un monsone che ha rivoluzionato tutto: rapporti familiari, casa, abitudini alimentari, relazioni interpersonali, rapporti di lavoro. Una potenziale fonte di stress che inizialmente ho gestito tuffandomi nel lavoro e cogliendo ogni occasione per partecipare nel tempo libero ad attività per me gratificanti, dal bowling al cinema passando per le cene con gli amici.

Ma la fatica era comunque notevole e la sensazione di poter crollare era sempre presente in un angoletto del mio animo, manifestandosi con qualche inquietudine notturna e qualche attacco di panico nei momenti più impensati. Poi mi sono imbattuta in Laughter Yoga e, che ci crediate o no, ho sperimentato un’emozione intensa e una grande felicità nello scoprire che le mie risorse potevano essere decuplicate semplicemente riattivando qualcosa che era già dentro di me: la capacità di ridere!

Ridere di cuore e scoprire la mente che si svuota dei pensieri grigi, ridere e guardare altre persone negli occhi amplificando le nostre risate, ridere ed avvertire un senso generale di benessere e il desiderio di farlo ancora, ancora e ancora. Fantastico e gratis ogni volta che ne ho bisogno!

Mi è piaciuto al punto che ho desiderato che questa capacità diventasse un tratto costante del mio modo di essere e ho anche desiderato coinvolgere altri, quanti più possibile, in questa scoperta. È  per questo che ho seguito il percorso di formazione previsto dalla “dr Kataria School of Laughter Yoga” per essere abilitata a gestire i Club della Risata e ne ho avviato uno dove risiedo, ad Arese, ottenendo ospitalità gratuita in cambio di qualche consulenza professionale.

È  un’esperienza fantastica: le persone arrivano, sono stupite che non ci sia nulla da pagare, superano l’imbarazzo iniziale e si abbandonano al gioco e alla risata. E io con loro.

Mi occupo di consulenza organizzativa e di formazione manageriale e comportamentale, perciò ho incluso brevi sessioni di risate nella mia attività di formatore utilizzandole per il team building e per ricaricare le pile quando i temi si fanno impegnativi. E, cogliendo il suggerimento di Madan Kataria, non perdo occasione per suggerire alle aziende con le quali sono in contatto l’efficacia della “stanza delle risate” per prevenire o gestire lo stress che ci affligge negli ambienti di lavoro.

Di tutto questo ho trattato anche in alcuni dei miei e-book. In particolare in “Gestire le attività formative” nel capitolo “Come apprendere in modo attivo” e “Persone felici, aziende eccellenti” nel capitolo dedicato al tema dello “Stress lavoro correlato”.

Ecco, questo è il nuovo traguardo che ho conquistato e che, ne sono sicura, mi permetterà sempre di guardare ai problemi in modo costruttivo, vedendo le opportunità che si svelano anche nelle situazioni più difficili.

Grazie a Madan Kataria, grazie a Laura Toffolo – volenterosa presidente dell’associazione italiana che potrà aiutarci a promuovere sempre meglio questa meravigliosa risorsa – e grazie a tutti gli amici con i quali condivido grandi, sane risate.

Bruna Ferrarese

www.brunaferrarese.com

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